Prestiti tra privati on line

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Prestiti tra privati on line

Il prestito tra privati utilizzando il web, chiamato anche social lending, è conveniente per chi chiede il prestito? E per chi vuole prestare il proprio denaro?

In questo articolo affronto la possibilità di richiedere e concedere prestiti per le persone con l’utilizzo di piattaforme specializzate su internet.

Ho analizzato il funzionamento di varie piattaforme on line che offrono tale servizio. Partendo dalle informazioni presenti sulle pagine web di questi siti per poi approfondire leggendo i fogli informativi, contratti e regolamenti che si sottoscrivono accedendo al servizio.
Inoltre ho provato delle simulazioni e cercato esperienze di chi ha già utilizzato il sistema.

La mia attenzione è andata in particolare su Prestiamoci S.p.A. che si trova in prima pagina su Google ricercando “prestiti” quindi probabilmente la maggiore società italiana nei finanziamenti peer to peer.

La prima cosa che viene fuori è che Prestiamoci è una Intermediario iscritto all’Albo degli Intermediari Finanziari ex art. 106 TUB quindi una finanziaria. Questa è un aspetto positivo per gli utenti poiché è regolamentata e sottoposta al controllo di Banca d’Italia.
Fa invece sorridere il fatto che sul sito di Prestiamoci presentano il loro servizio più vantaggioso poiché si “evitano i tradizionali costi di banche e finanziarie.” Ma si sa nel marketing qualche bugia va detta …
Chi vuole richiedere un prestito deve ovviamente compilare con i suoi dati. Entro 24 ore riceverà una risposta: se ha i requisiti minimi e quale classe di merito creditizio gli è stata assegnata.
Le classi sono 7 e vanno da A (eccellente) fino a G (sufficiente).
La classe A ha un tasso d’interesse più basso a salire fino alla G.

Possono fare richiesta dipendenti da almeno 6 mesi, lavoratori autonomi con minimo 24 mesi nella stessa attività.
Si deve anche dichiarare la finalità del prestito.
Per chi ha necessità di un finanziamento può essere una opportunità da considerare.
Il consiglio è comunque quello di confrontarlo con altre offerte prestando attenzione sul TAEG.
Alla fine è un prestito personale come quello che offrono banche e finanziarie, in pratica con le stesse regole.

Vediamo ora se può essere valido per i Prestatori.
Il sito cerca di invogliare persone che hanno disponibilità finanziarie ad investire il loro denaro che verrà dato ai richiedenti dei prestiti. Si prospettano guadagni superiori ad altre forme di investimento. Sarà davvero così?

Prima di investire è consigliabile leggere i contratti che si andranno a sottoscrivere e i vari allegati.
Ho letto tutta la documentazione e vi illustro gli aspetti fondamentali.

Prestiamoci è un intermediario che si pone tra i Prestatori e i Richiedenti.
Il privato che presta può scegliere la classe di merito e la durata.
La somma che presta viene distribuita tra vari richiedenti in una logica di diversificazione.
Non conosce e non conoscerà mai i nomi dei richiedenti.

Prestiamoci guadagna dai prestatori l’1% annuo sulle somme prestate anche se le rate non sono regolarmente pagate fino ad un massimo di 6. Dopo 6 rate non pagate questo costo si interrompe.

Prestiamoci partecipa anche lei come prestatore a sua discrezione.

Leggendo il funzionamento del sistema si capisce che il problema principale sono le insolvenze dei richiedenti. Tra le persone che hanno ottenuto il prestito ci sarà una parte che non lo restituirà smettendo di pagare le rate.

A questo punto Prestiamoci si attiverà per il recupero dei crediti ma ovviamente una parte non pagherà comunque.

Tutto il rischio e tutti i costi per il recupero sono in capo ai Prestatori. Essi danno una procura speciale a Prestiamoci la quale gestirà in via esclusiva a sua discrezione il recupero.
I prestatori non potranno gestire i ritardi e le insolvenze e neanche a questo punto sapranno mai i nomi dei richiedenti.
Il guadagno dei Prestatori è quindi solo teorico perché se le insolvenze dovessero essere un buon numero non solo il guadagno comincerà a scendere ma potrebbero perdere tutto il capitale investito.
Il sistema tutela solo l’intermediario Prestiamoci che non da nessuna garanzia. Per questo ha tutto l’interesse ad aumentare il più possibile il numero degli investitori.
Il fatto poi che anche Prestiamoci partecipa come prestatore sembra un ulteriore conflitto d’interesse e non un elemento positivo per gli investitori.

Per tutti questi elementi negativi sconsiglierei di investire in questa piattaforma.
Meglio investire in strumenti liquidi e quotati in mercati regolamentati.

Dott. Gianluca di Marzio

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